modernariato libri: tre introduzioni al greco antico, ciascuna a modo suo

Ciao a tutti,

anche oggi un’incursione e saccheggio alle librerie di pubblico dominio su internet, archive.org e textkit.com, quest’ultima specializzata in testi di greco antico e di latino.

Obiettivo? Mah, più che una meta tangibile si va alla ricerca del sacro graal del libro di testo più comodo per imparare qualche rudimento di greco antico, meta condizionata da due vincoli ben stringenti: il progressivo rimbambimento senile (senectus ipsa est morbus, diceva Seneca, e la senectutem si rivela gogliardicamente ma tristemente molestam: in ambedue i casi vi è da stare poco allegri) del vostro visitatore compulsivo di librerie virtuali, altro vincolo è il residuo tempo a disposizione per questa velleitaria impresa.

Ah, come ben si potrebbe invidiare il Dantès, nella sua giovinezza, con un maestro del calibro dell’Abate Faria e con tutto quel tempo a disposizione! Ma basta lamentatio, passiamo alla consolatio odierna, e nel farlo ringraziamo doverosamente i digitalizzatori, novelli amanuensi del XXI secolo (senza l’onere di conoscere ciò che copiano).

La proposta bibliografica odierna è costituita da tre testi introduttivi al greco antico, per tre approcci didattici alternativi:

  • J.B. Mayor, A Greek for beginners (1869, Mc Millan & Co.). Dando per acquisita una conoscenza elementare del latino (il “latinuccio” che si faceva una volta alle medie, per intenderci), in questa grammatica si confrontano la morfologia e i costrutti dei due linguaggi spiegando il greco “per differenza” dal latino (quando ciò sia possibile, almeno).
  • J.W.White, First Greek Book (link obsoleto, vedi sotto) (1896, Ginn & Company). Grammatica con esercizi, convenzionale nell’ispirazione, assolutamente progressiva nei contenuti e senza pretese di farci diventare filologi classici dopo il primo corso. Nell’appendice ci sono, raggruppati per comodità di consultazione, tutti (o quasi, per quel poco che ci capisco insomma) gli schemi delle declinazioni e delle coniugazioni dei verbi. Ottimi per interrogare lo sventurato, la sventurata che si sia azzardato ad occuparsi della materia seriamente, in palestra: in fondo basta saperli leggere. Aggiornamento del 2016.08.28: dal link sopra riportato si scarica un pdf a cui manca una pagina. Su archive.org c’è una versione completa: per accedervi, basta cliccare qui.

di quest’ultimo, avevamo già accennato

  • W.H.D. Rouse, A First Greek Course (ed. del 1916, Blackie And Sons). Qui il greco antico è introdotto viva voce, cioè con il metodo naturale (lettura – dialogo e lessico relativi alla lettura – pillola di grammatica – esercizietto di retroversione, ripetere ad libitum).

(aggiunta di fine 2016, 24.12.2016 per l’esattezza)

  • Clarence W. Gleason, A Greek Primer (1903, American Book Company). Introduce i vari argomenti secondo quella che all’autore è sembrata “la linea di minor resistenza”: anticipa l’aoristo secondo, rimanda la discussione su nomi e aggettivi contratti dopo quella sui verbi contratti, rimanda le flessioni del duale alle tavole in appendice, inizia lo studio della morfologia dal verbo, seguito dalla seconda declinazione; infine gli esercizi di composizione in greco antico vengono subordinati a quelli di traduzione dal greco antico – dipendono largamente, per lo svolgimento, da quanto si impara in questi ultimi. In questo modo l’autore spera di rendere l’inizio dello studio della lingua maggiormente attrattivo.

Buona giornata, la commemorazione oggi è dovuta.

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