Con il termine di corso 101 si indica, nel mondo universitario americano, un corso assolutamente introduttivo, che non abbia alcun prerequisito.
Se è vero che sia meglio tornare ad imparare un po’ di latino durante gli anni della scuola media, serve un corso di latino per neofiti, un latino 101 (ammettiamolo, detto così fa più chic): qualcosa che, col pretesto di insegnare i rudimenti di questo linguaggio permetta di consolidare un po’ di analisi (grammaticale/logica/del periodo) dell’italiano (fino a quando non ho imparato bene l’italiano – o il latino, posso usare il latino per imparare l’italiano tanto quanto l’italiano per imparare il latino), di ampliare il lessico, di tornare a parlare di storia antica.
Ecco una bibliografia essenziale, messa assieme a partire da testi di pubblico dominio, dei quali sono scaduti i diritti di copia e quindi sia possibile scaricare, stampare, condividere il pdf, addirittura fotocopiare e distribuire senza alcun timore.
Pochi testi, quindi, ma selezionati con qualche cura:
- [6WP] Six weeks’ preparation for reading Caesar by Whiton, James Morris, 1833-1920 (1886, Boston, Ginn & Company). Il primo libro di latino.
- [LAS] Latin at sight by Post, Edwin, 1851- (1894, Boston, Ginn & Company). Antologia di letture.
- [EOL] Essentials of Latin for Beginners by Henry Carr Pearson (1915, New York, American Book Company). Testo-laboratorio introduttivo.
- [LPC] Latin prose composition by Henry Carr Pearson (1903, New York, American Book Company). Esercizi di composizione in latino, organizzati per argomenti morfosintattici e avendo ad esempio la prosa di Cesare e di Cicerone.
- [CLG] A complete Latin grammar by Harkness, Albert, 1822-1907 (1898, New York, American Book Company). Grammatica di riferimento, per consultazione.
- [LGFC] A Latin grammar founded on comparative grammar by Allen, Joseph Henry, 1820-1898; Greenough, J. B. (James Bradstreet), 1833-1901 (1879, Boston, Ginn and Heath). Altra grammatica di riferimento, sempre per consultazione.
La strategia di utilizzo di questi materiali potrebbe essere disegnata in un percorso a tre fasi:
- Livello zero: si parte dal [6WP]: fino al capitolo IX è quasi una passeggiata ma dal capitolo X la strada si fa improvvisamente ripida – è opportuno prevedere un momento di ripasso prima di attaccare l’ultima parte del testo.
- Livello uno: al termine del [6WP] si può iniziare a leggere (e a tradurre) brani dal [LAS] e tornare con più cura su morfologia e sintassi, seguendo il laboratorio [EOL].
- Livello due: fare della composizione in latino [LCP] permette di chiarirsi i restanti dubbi grammaticali, e di assorbire lo stile degli autori presi a riferimento.
(resta difficile pensare, ad oggi almeno, di concludere il percorso negli anni della scuola media).
Come metodo, non si possono promettere miracoli: ma alcune vecchie abitudini (tipo imparare a memoria i vocabolarietti forniti lezione per lezione (trascrivendoli), frasi di esempio delle regole sintattiche e riprodurre sul quaderno specchietti di declinazioni e coniugazioni) possono ancora giovare. E poi, avere qualcuno che ascolti la ripetizione delle flessioni correggendola (nel caso) aiuterebbe molto.
Restano da individuare metafore contemporanee per rendere attraenti tutte queste attività: suppongo che caricare i cinque pdf sullo smartphone per averli sempre a disposizione non sia sufficiente. Come riporta il Rovazzi: I don’t know what andiamo a comandare means but it’s a banger. Ecco, latino is a real banger, vai tu a farlo passare per tale.
25 agosto 2016 at 8:47
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27 agosto 2016 at 8:25
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